4.8
Valutazione 4,8
4.8 su 5 stelle (basato su 44 recensioni)
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La pandemia che ha impedito la tradizionale cena al Poggiolino ha generato un nuovo contenitore di storie di Anghiari, una forma più complessa e molto meno conosciuta: ne è nato un film. La difficoltà, oltre quella tecnica evidente, sembrava quella di mantenere la spontaneità e la freschezza dei racconti conviviali, la scanzonata “toscanità” mirata al sentire anche storico della cittadina che ne è stata culla, tentativo chiaramente complicato dal nuovo mezzo di comunicazione. L’operazione è perfettamente riuscita, e il film è molto godibile e altrettanto delle precedenti cene con spettacolo popolare trasuda cultura antica e vezzo scanzonato. Il suo segreto forse è stata la umiltà: senza voler costruire un capolavoro è stata trasfusa una storia sullo schermo, una storia brillante ma anche riflessiva, pacata e coltamente anghiarese. Con le gag e le caratterizzazioni dei personaggi lo spettacolo ha fatto emergere problematiche culturali attuali, la paura e connessa criminalizzazione dell’emarginato, in quanto tale malato e untore, con la conseguente isteria collettiva generata dalla paura: per capire i messaggi di molti pubblici imbonitori basta guardare Pan de mia, che tuttavia non ha smarrito niente della sua piacevole goliardia, della sua pacata ironia. Così sfuma la colomba delle toscanità, vince l’amore della giovane per il perseguitato, restano ironiche le ataviche ostinate differenze, su tutte il respingimento del “ castelano”, che “ non si capisce neanche quello che dice”. Bravi, veri, limpidi.
What a wonderful film! I loved all the different characters, especially the Gorilla. I hope to view more films by this group in the future. The town is to be commended. A great performance by all!
Pur conoscendo l’ambiente ho scoperto scorci del paese alla vista normale rimasti nascosti, rivedere personaggi scoperti su varie vostre commedie hanno aperto piccole finestre negli anni passati,facendo ritornare in mente smorfie,sguardi e modi di fare di ogni attore, che ogni volta mi hanno fatto fare belle risate .
Prospettive dall’alto, altro punto di vista per dare un senso all’inatteso. Il film ci aiuta ad alzare e allargare lo sguardo, dobbiamo volare alto o come diceva Paul Klee far cadere le cose verso l’alto. Solo così incontriamo una comunità solidale, non perfetta. Come niente è perfetto nell’ambito dell’Umano. Una comunità che “tiene”, che integra le diversità, che sa affrontare i conflitti, che nella diversità rafforza e non disperde le origini e le appartenenze identitarie.Una Comunità che fa delle fragilità e degli errori una occasione per ripensarsi.
Grazie perché quest’anno mi è mancato il poggiolino, con la sua forte “presa a terra”, ma il film mi ha portato verso l’alto, mi ha sorpreso, nel senso etimologico del temine, mi ha preso da sopra, e mi ha colmato di stupore.
Vostra spettatrice da 16 anni ( non ho mai saltato un anno)
Grazie, grazie , grazie
Paesaggio meraviglioso le comparse brave e sempre attenti ad affrontare le tematiche del momento ;unica pecca un po di problemi nella riproduzione del film dovuti alla linea internet.
Un grazie al prossimo anno magari dal vivo.
Ottimo lavoro, anche nella veste cinematografica che ha mantenuto tutte le caratteristiche delle precedenti rappresentazioni teatrale:bravura degli attori o meglio della comunità recitante, testo, come sempre significativo e di piena attualità… Quest’anno grande visibilità ad Anghiari, immagini eccezionali…mitico lo sparo iniziale…Forse potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di una visione online a pagamento successiva alle rappresentazioni dal vivo.
Meravigliose,oroginali e suggestive le immagini di Anghiari catturate da ogni scena del film. Bravissimi tutti gli attori che nei loro dialoghi hanno saputo trasmettere tutta la schiettezza,la semplicità e le emozioni di un paese.
Da anghiaresi possiamo dire che in certi momenti non sembrava di guardare un film ma di viverlo!!
Michele M.,Barbara C.,Filippo
Ps.Un caloroso abbraccio a Ermindo….dai forza!
Il primo esperimento di visione in schermo anziché in diretta risulta essere un ottimo tentativo per mantenere vivo un affezionatissimo pubblico. La trasformazione di una formula oramai collaudata e vincente è da impavidi, quindi onere a chi ha tentato. Notevole l’interpretazione di Alberto Marconcini che fa la differenza e denota abilità che meriterebbero lodevoli riconoscimenti. Riuscita anche l’interpretazione dei due fornai sincronizzati in un battibecco di piacevolissimi sketch. Anghiari, attrice sempre protagonista,ha ancora tanto da mostrare: continuate!
Le contraddizioni, i pettegolezzi e necessità di criticare e sputare sentenze solo per il piacere di parlare e sparlare per poi rimangiarsi tutto e terminare tutto in tarallucci e vino è tipico dei piccoli borghi sono stati espressi in maniera molto veritiera così come la musica che accompagnava decisamente un sottofondo perfetto. La cosa migliore è stata la fotografia, le riprese, che creavano dei quadri in certi momenti unici veramente belli che riuscivano a creare e suscitare una grande emozione.
Lo spirito degli Anghiaresi si rivela di nuovo in un film garbato e pieno di caratterizzazioni. Lo scoiattolo è meraviglioso. È bello vedere dai tetti la nostra vallata ed i vicoli del paese.La fine ambientata al Poggiolino, dove gli altri anni veniva preparata la cena, ci fa sentire presenti in quella piazzetta a spartire il pane di tutti passata la diffidenza per il supposto contagiato. È la vita di questi ultimi mesi segnati dal Covid che viene rappresentata in chiave tragicomica ma sempre con un occhio attento ai rapporti umani tirando fuori, alla fine, il meglio delle persone.
Complimenti per la sceneggiatura l interpretazione e la fotografia di un Anghiari stupendo come senpre assieme ai suoi personaggi del tipico borgo toscano !!
Ho respirato odori e ricordi della mia infanzia
Ho visto il film con mia moglie. Bravi tutti,una trama originale e simpatica che è scorsa via veloce e leggera.
Bravi…
Anche se non ero al Poggiolino sembrava di essere lì,attenta a captare eventuali colpi di fucile…Mancavano i bringoli ma le bellissime scene dei tetti di Anghiari non li hanno fatti rimpiangere…Bravissimi come sempre attori ed autori…Una menzione particolare alla commovente scena di Ermindo…
Perfettamente riuscito il passaggio dalla tavola del Poggiolino al film in streaming, bella la storia, come sempre nel genuino spirito anghiarese, capace di coinvolgere tutta la comunità e valorizzare i luoghi e le abitudini. bravi e spontanei gli attori. vero piacere la visione.
Bellissima parodia su questa dannata malattia invisibile e sulla ignoranza del diverso. Bravi come sempre, immagini e tempi stupendi
La vita è un bel sogno e merita de essere vissuta nel bene e nel male senza egoismo e con tranquillità e lentante e come un attore studiarne la parte.
Un bravissimi a tutti ed un grazie sincero e sentito x non averci lasciato nemmeno quest’anno, nonostante l’eccezionalità, senza questo imperbibile appuntamento. Noi abbiamo soltanto perso alcune parti di scene e dialoghi a causa del caricamento molto lento e di diverse interruzioni. Spero il nostro sia stato caso isolato dovuto al ns pc oppure alla connessione. Grazie ancora x la fantasia, l’impegno, sono orgogliosa di avervi”scoperto” molti anni fa e di poter godere da allora ogni anno, del vs spettacolo!!
Film carino e dinamico, una commedia teatrale messa in video dove si scherza ma con molta leggerezza si mettono in evidenza temi sociali e riflessioni sui rapporti di vita sociale di una comunità.
BELLO
Più che una storia,comunque coinvolgente, legata all’attualità e divertente, questo film è un inno d’amore: per Anghiari innanzitutto, visto da prospettive speciali, indagata fin negli angoli più nascosti, accarezzata con sguardo nuovo e curioso; per la Toscana, poi, a cui Anghiari fieramente appartiene; per le tradizioni e il carattere dei suoi abitanti, aspri, litigiosi ma in fondo generosi e uniti. Bravissimi gli attori e splendide le riprese. Alla fine ero commossa:grazie!
Brava la regia, bravi gli attori popolari. Trasformare un lavoro teatrale in una pellicola, pensavo non fosse cosa facile. Gli attori di Tovaglia a quadri recitano davanti agli aspettatori; la pellicola cinematografica rappresenta gli attori in movimento, quindi è più difficile percepire i segni e gli atteggiamenti dei volti con tutta la mimica. Eccellente la regia, ricca di fantastica immaginazione. La fotografia ha dato la visione d’un paesaggio incantevole. Interessante la trama: schietta, popolare, ricca di ricordi e soprattutto lo spessore d’umanità contenuta in essa.
Film molto apprezzabile che racconta in maniera scherzosa ma veriteria la pandemia che ci ha colpito. Molto positivo il fatto di aver coinvolto tutti personaggi del posto.
Come al solito siete stati eccellenti nella rappresentazione, diretti nel messaggio e nel saper cogliere le varie sfaccettature compresi i punti di forza di questa nuova pandemia… che possano far riflettere l umanità intera poiché ogni pan de mia possa veramente trasformarsi nel pan di tutti….
Le vie della creatività sono davvero infinite! La creatività ha l’antivirus per reagire, non so se dappertutto ad Anghiari sì! Nasce il film Pandemia, un’opera corale con personaggi “felliniani” – direi merendelliani – in un’atmosfera surreale e nello stesso tempo vera, con lo sfondo di un paese bellissimo visto dai tetti, efficace punto di vista di tutto ciò che succede. Il racconto ha un significato che induce a guardarci dentro. Nulla avviene per caso: c’è esperienza e professionalità; passione e comunità d’intenti; amicizia e spirito di gruppo tutti ingredienti fondamentali che trasmettono sensazioni e coinvolgono lo spettatore. È un film le cui immagini restano nella retina dell’occhio e il mattino dopo ti svegli pensando a quella faccia di uomo-castoro che rosicchia il cibo con velocità impressionante; vedi un uomo sui tetti di spalle o disperato per la sua sorte e delle giovani agili gambe che corrono per amore e ci fanno amare le vie e gli angoli più belli di Anghiari. Gli occhi spiritati del vigile, i baffi del “sommelier del pane e poi tutti i dettagli, i primi piani, l’aureola sulla testa della Santa e le voci delle donne del paese ognuna con le sue qualità lasciano il segno. Ma mi fermo! Il resto e da vedere! A me piace ora ricordare e complimentarmi con chi ha fotografato sia in senso letterale che metaforico lo spirito del paese e del tempo. Non dimentico la colonna sonora. Veramente bravi tutti!
Si racconta la nostra storia i nostri personaggi sono particolari il nostro Borgo è ineguagliabile
Via Bozia, 3
52031 Anghiari (AR) – Italy